Sommario
Monitorare l’uso dello smartphone o bandirlo?
Quando si tratta di mondo digitale, abbiamo due possibilità fondamentali: bandirne completamente l’uso o provare a costruire un utilizzo equilibrato.
Quando i figli sono veramente piccoli, è consigliabile evitare del tutto l’uso di questi strumenti. Un bimbo di due o tre anni, infatti, costruisce le connessioni neurali attraverso le esperienze che fa. L’interazione faccia a faccia, l’incontro con la natura, la stimolazione sensoriale, restano occasioni di apprendimento di qualità migliore, quindi. Attraverso i sensi e la relazione con gli altri, i piccoli scoprono il mondo e acquisiscono linguaggio ed abilità sociali. Quando i figli crescono, invece, risulta meno facile tenerli lontani da tablet e smartphone.
È qui che corrono in soccorso applicazioni come Family link di Google, mediante cui puoi monitorare l’uso dello smartphone di tuo figlio.
Ma quali sono le attività che un genitore dovrebbe monitorare?
Monitorare l’uso dello smartphone, come?
Monitorare l’uso dello smartphone significa tenere sotto controllo una serie di attività e di criteri di utilizzo. Anzitutto, le applicazioni che tuo figlio utilizza. Per questo, è consigliabile applicare dei filtri che limitino i contenuti rintracciabili sul web. Allo stesso modo, è essenziale aiutare tuo figlio a gestire il tempo trascorso sul telefonino: applicazioni come Family link consentono di impostare il tempo di utilizzo, così da prevenire eccessi.
In fine, i nuovi sistemi ti permettono di bloccare da remoto il dispositivo. Questo ti permette di rendere più equilibrato il rapporto tra l’uso dello smartphone e tutte le altre attività di gioco, studio o sport cui tuo figlio si dedica.