Hai mai sentito parlare di effetto Pigmalione?
Si tratta di una forma di suggestione per la quale tendiamo a conformarci all’idea che alcuni individui significativi hanno di noi. L’effetto Pigmalione è un fenomeno studiato dagli esperti di psicologia e parte dal principio per cui se veniamo esposti ripetutamente ad un’idea, un’immagine di noi che ci restituiscono i nostri punti di riferimento, tendiamo a confermarla.
La famosa “etichetta” che tanto temiamo a volte, diventa quindi una realtà, che alimentiamo in modo inconsapevole. Negli altri e in noi stessi.
Sommario
L’esperimento dell’effetto Pigmalione
Lo studio dell’effetto Pigmalione deriva da un esperimento fatto da Robert Rosenthal in una scuola elementare negli anni Sessanta. L’esperto e la sua équipe sottoposero i bambini ad un test di intelligenza. In seguito all’esercizio, riferirono agli insegnanti in modo del tutto casuale, che alcuni alunni erano dotati di un’intelligenza superiore alla media. L’anno successivo, tornato a scuola, Rosenthal verificò che il rendimento dei bambini selezionati era effettivamente migliorato. Gli insegnanti, infatti, avevano cominciato a trattare gli studenti indicati come i migliori, aspettandosi risultati più elevati di quelli degli altri. E così avvenne, perché le azioni, i comportamenti, le frasi dei maestri nei loro riguardi, partivano dalla convinzione che quei bambini fossero più competenti.
Come l’effetto Pigmalione agisce in educazione
Chiunque voglia educare un bambino o un adolescente, quindi, non può non conoscere gli effetti della profezia che si autoavvera. Questo fenomeno spiega che il giudizio che diamo su un figlio, tende ad esser interiorizzato. Esso rinforza i suoi comportamenti. Nel bene… E nel male!
Resta chiaro che l’educazione è qualcosa di ben più complesso, non è un’equazione. Conoscere come funzioniamo, però, può aiutare moltissimo.
“Sei proprio un pasticcione!“, “Sei disordinato“, “Sei svogliato“, sono tutte espressioni che dovremmo sforzarci di sostituire, perché tendono a rinforzare l’azione indesiderata, anziché smontarla.
Riparare gli effetti di questo fenomeno
Potrà capitarti di realizzare solo oggi quanto, tuo malgrado, attraverso frasi e atteggiamenti ripetuti, l‘effetto Pigmalione stia influenzando tuo figlio. Si tratta delle stesse frasi che magari oggi che hai 35, 40, 50 anni risuonano in te, a tua volta “etichettato” in infanzia e in adolescenza. Cosa puoi fare per iniziare da subito ad abbandonare questo meccanismo?
Ti suggerisco due azioni in particolare:
- Soffermati sui comportamenti, non sulla natura di tuo figlio. Sostituisci “sei disordinato” con “hai una camera in vero disordine, è un disastro!”. Non ci credi? Prova a dire a te stesso le due frasi e senti la comunicazione che risuona in te.
- Offri la soluzione che attiva il cambiamento. Spesso, presi dallo stress o dalla delusione tendiamo a lamentarci delle mancanze di un figlio, limitandoci a questo.” sei disordinato” è un dato di fatto, una considerazione. Serve che facciamo il passo successivo, invece, che promuove un’azione nuova, più adeguata in nostro figlio. Qualcosa come “la camera è in vero disordine, serve che la sistemi!“. Una frase che suggerisce un’azione trasformativa.
Questo non servirà immediatamente ad ottenere comportamenti diligenti e una camera eccezionale, ma.. aiuterà a creare le basi per averli e soprattutto, produrrà una comunicazione più consapevole con tuo figlio.