Lui che per fare pace mi seguiva ovunque trascinando il banco, però rifiutava di parlarmi. Cercava di picchiarmi, poi è diventato l’unico umano al quale non mi ribellavo mentre mi toccava i capelli. S’incantava così, ascoltando la lezione ed io seduta, immobile, mi sentivo a metà tra un peluche ed una bambola di pezza.
Lui che mentre scrivevo sul suo diario con la mano destra, mi prendeva le dita della sinistra e ci giocava, poi trasgrediva tutte le regole.
Lui che resterà sempre il mio “Ossequi Dottore!” ed io il suo “Arrivederci Ingegnere!” Ora che l’ho capito… e lui non è più arrabbiato.
Sommario
Chi è il bambino arrabbiato
Il bambino arrabbiato fa il diavolo a quattro, ma è amore alla quinta: non si sta parlando di sporadici episodi di aggressività, fisiologici, ma di quelle situazioni più complesse e consolidate, in cui egli è preda di un tornado emozionale frequente, che non è in grado di gestire perché il suo sistema emotivo è immaturo.
Il bambino arrabbiato non sa bene cosa gli stia succedendo, percepisce solo il suo viso tutto caldo, i denti digrignati e gli occhi rossi di lacrime.
Spesso non si fida dell’adulto, quindi serve che sia tu a riporre sufficiente fiducia in te stesso da sapere che gestirai la situazione e porterai il bambino arrabbiato fuori da quella circostanza.
Senza farti spaventare a tua volta, mamma, perché lo so che hai paura: ci sono passata anch’io.
Come aiuti un bambino arrabbiato
Esattamente come lo hai aiutato ad imparare a mangiare da solo o ad allacciarsi le scarpe, devi insegnargli che c’è una cosa che si chiama rabbia, che non temi di guardare in faccia accanto a lui. Il bambino arrabbiato ha bisogno di due fondamentali atteggiamenti: l’accoglienza della sua sofferenza e la sicurezza che gli trasmette la tua fermezza.
L’accoglienza della sofferenza
Quella che sente mentre gli dici “Amore, lo so che sei arrabbiato… se sei triste perché ti ho detto che non puoi accendere il fuoco, ti capisco, ma non posso proprio dirti di sì!”
La sicurezza della fermezza
“Se ha fatto così ora, pensa se accadesse davvero qualcosa di grave”: questo è ciò che sente il tuo bambino quando ti arrabbi insieme a lui.
La coerenza di una posizione equilibrata e ferma, invece, suggerisce:
Wow! Questo adulto è proprio forte! Mi dice di no, ma mi capisce, accoglie che io sia arrabbiato.
E le crisi diminuiscono. E il tuo bambino progressivamente si placa.
Perché anche quando lui non sa più come fare, ci sei tu che sai di cosa ha bisogno.