I capricci dei bambini sono tra le situazioni che più atterriscono un genitore o un potenziale tale. Quando hai 20 anni, rovinano le tue fantasie su quella che sarà La famiglia del Mulino Bianco che costruirai; quando hai avuto un bambino, sono ciò che metterà di più alla prova i tuoi ottimi propositi.
A posteriori, i capricci dei bambini, dei tuoi, non saranno altro che aneddoti divertenti, ricordati durante qualche chiacchiera confidenziale in una cena tra amici: ma se ti manca ancora un po’ per arrivare a questo punto, cerchiamo di capire qualche dettaglio in più osservando le caratteristiche del bimbo che fa i capricci e le reazioni più diffuse.
Sommario
Il bambino che fa i capricci
- Fa richieste continue (giocattoli, snack…)
- Non vuole fare i compiti
- Non vuole andare a dormire
- Non vuole spegnere la tv
- Urla, strepita e batte i piedi
Come reagiamo ai capricci
- A volte interpretiamo i capricci in modo sbagliato
- Entriamo in reazione: urliamo e perdiamo le staffe
- Pensiamo che i bambini siano per natura capricciosi e ribelli
Ti sei riconosciuto in questi tre atteggiamenti? Ebbene, di questi l’ultimo è quello che causa la maggiore confusione in noi adulti, che a volte attribuiamo i capricci ad una specie di dotazione di default, una parte omaggio del fagotto della cicogna.
Eppure… no, l’Universo non ci è così avverso.
La questione è che adulti e bambini utilizzano due linguaggi diversi.
La risoluzione consiste nel costruirne uno comune, che tenga conto dei bisogni e della natura dei genitori e dei figli.
Il vero significato del capriccio
I capricci sono l’espressione di un bisogno. Sforziamoci a capire che essi nascondono una motivazione profonda, che spesso non è manifesta.
Quindi, l’atteggiamento più costruttivo è quello che si chiede cosa può averlo fatto arrabbiare/intristire/agitare.
Ha percepito tensione in casa? Vuole attirare la mia attenzione per quale motivo?
I 5 passi per risolvere i capricci
Quando si trascorre lungo tempo a fianco dei bambini, si imparano un mucchio di cose a riguardo.
Si provano modalità diverse, si acquisiscono stili educativi. Ad oggi, credo che queste 5 semplici azioni siano le più efficaci che ho sperimentato per risolvere i capricci.
- Mi avvicino al bambino in modo calmo, disponibile all’ascolto;
- Gli chiedo cosa sia successo e come si sente, evitando il fare accusatorio che lo fa chiudere ancora di più;
- Lo ascolto guardandolo negli occhi, prendendo per valido ciò che dice e restando in atteggiamento empatico;
- Adopero l’intuito per sentire ciò che effettivamente sta dietro a questa esternazione.
Può essere che le spiegazioni siano effettive o che invece il bambino si sia sentito solo, non amato, abbia bisogno di coccole o attenzioni di cui non è capace di fare richiesta). - Lo rassicuro.
E voi, mamme e papà? Come siete soliti risolvere i capricci dei vostri piccoli?