Tra le diverse formule di aiuto alla famiglia, la consulenza educativa domiciliare rappresenta una delle più innovative ed efficaci risorse disponibili. Si tratta di un intervento pedagogico a breve o medio termine, che partendo da problematiche molto concrete, legate all’educazione e alla crescita, migliora o addirittura risolve la gestione familiare.
Le situazioni in cui essa si rivela la forma di aiuto ottimale per mamma e papà sono quelle in cui la famiglia si ritrova sopraffatta da difficoltà quali: crisi di rabbia del bambino piccolo, atteggiamenti di pretesa, di poca autonomia nel gioco o nella socializzazione. Nelle tappe evolutive successive, la consulenza educativa domiciliare sostiene mamma e papà nel trasferire autonomia nello studio, nella cura di sé, nell’uso dei devices e della gestione dei conflitti, che animano le case di milioni di famiglie.
Cosa differenzia la consulenza educativa domiciliare con altre forme di aiuto?
La consulenza educativa domiciliare differisce da altre più note forme di sostegno a mamma e papà, poiché combina due elementi che la rendono così caratteristica:
- 1 il DOVE: l’intervento è rivolto direttamente alla famiglia nella famiglia. Esso muove dall’idea che il contesto di crescita naturale per un bambino o per un adolescente sia la sua casa. In quanto tale, è in casa che dobbiamo sostenere un figlio per migliorare i suoi comportamenti e la relazione con mamma e papà. Succede infatti che, attraverso un intervento gestito fuori dal contesto famigliare, i genitori non riescano sempre ad applicare i contenuti letti o appresi. Non solo: l’occhio coinvolto del genitore, che riferisce all’esperto ciò che vede, spesso lo allontana da una più obiettiva lettura delle dinamiche in atto. L’affiancamento di una consulente educativa che costruisce un intervento ad hoc dopo una breve fase osservativa, invece, consente un’azione mirata, che vada al punto e supporti la famiglia in tempi brevi.
- 2 il QUANDO: La consulenza educativa domiciliare accorcia i tempi di gestione delle più frequenti problematiche riscontrate da mamma e papà. Essa, infatti, ha il pregio di offrire strumenti pratici ai genitori, ponendosi oltre la teoria pedagogica. Il fine ultimo del lavoro, infatti, é favorire l’autonomia di mamma e papà, fornendo strategie spendibili dal giorno successivo la consulenza.
Ultimo tratto peculiare della consulenza educativa domiciliare, consiste nella centralità che viene data ai genitori. L’intervento, infatti, non viene svolto sul bambino o sul ragazzo, ma su mamma e papà, che diventano i primi esperti del figlio, nonché artefici delle soluzioni individuate dalla consulente.
Se credi che questa modalità di aiuto possa esser vicina alle tue esigenze, richiedi maggiori informazioni a Valentina.