Nonostante tu faccia tutto per lui, il pargolo vuole sempre di più. Prepari il suo piatto preferito, non manchi ad una sola paghetta settimanale, compri tutto ciò che chiede. Eppure il tuo ragazzo non collabora, ti evita, risponde male. Molti genitori raccontano di avere un figlio ingrato, incapace di vedere oltre sé stesso e i suoi bisogni.
Fanno il possibile per dare al figlio tutto e a volte hanno la sensazione non basti. Dare “tutto”, in effetti, non coincide per forza con “dare il meglio”.
Oggi ti suggerisco come affrontare quello che ti par essere un figlio ingrato, attraverso un intervento semplice, da attuare fin da subito.
Sommario
Figlio ingrato: cosa sapere
Ritenere di avere un figlio ingrato ti fa sentire svuotato e mancato di rispetto.
Spesso ci si sente pressati dalle continue richieste o persino usati. In questi momenti, tuttavia, dimentichiamo due elementi essenziali:
- la gratitudine non è un sentimento che un bambino o un ragazzo provano di frequente in modo spontaneo. Siamo noi adulti, spesso, a richiederlo.
- se non ci piace l’effetto di un intervento educativo che adottiamo, possiamo sempre cambiarlo!
Figlio ingrato: cosa fare
Torna all’ultima frase. Sei tu a gestire gli interventi educativi e a modificarli se ne individui di più validi.
A tal proposito, voglio suggerirti un intervento facile facile per migliorare la tua relazione con un figlio ingrato.
Da oggi, anziché abbondare di gesti e regali, prova a chiedergli:
Come posso aiutarti? Di cosa hai bisogno?
Questa frase è potente dal punto di vista educativo. Infatti:
- aiuta tuo figlio a sintonizzarsi su di sé, sui suoi bisogni reali;
- ti libera dal peso di non vedere tuo figlio mai soddisfatto;
- ti attribuisce un ruolo attivo, in cui tu continui a “dare”, ma con direzione ed equilibrio.
A volte scoprirai che tuo figlio ingrato non cercava né la Barbie, né l’uscita, né il motorino… a volte cercava solo un modo per parlarvi e stare più vicini.
Se desideri approfondire richiedi maggiori informazioni sulla consulenza educativa, il primo contatto è gratuito!
Cos suggerisce di fare quando il figlio è adolescente( 18 anni appena compiuti ) e ti risponde : ” Niente ! Vai di là e lasciami in pace ! ” e si chiude in “camera ” alla play station con persone che non è dato nemmeno sapere chi sono, tutto il giorno e spesso anche tutta la notte…?
Buongiorno mamma, si tratta di un inconveniente che può accadere a causa delle sollecitazioni cui questi dispositivi inevitabilmente ci sottopongono (a livello di reazioni biochimiche del cervello). Esiste tanta letteratura scientifica in merito e tante sono le ricerche che si stanno attivando in questo senso. Questo per confortarla e dirle che non è sola, né ciò che sta accadendo a casa è frutto di stranezze. Ciò che le suggerisco é partire anzitutto da una modifica della gestione dei devices: fissi delle regole semplici, ma chiare. Ad esempio, stabilisca che di notte non è possibile giocare. È un piccolo passo, ma con un traguardo importante: aiuta suo figlio a gestire qualcosa che, diversamente, in questo momento, non riesce a fare in modo equilibrato. Da lì, può lavorare sulla relazione. Prima però deve creare i presupposti per avere un minimo di dialogo ed essere riconosciuta come “guida”. Senza eccessivi divieti, ma neppure senza limitazioni alcune. Un passo dopo l’altro…questo è il primo!
Grazie per avermelo ricordato. Ci ho provato molte volte a fare il primo passo, mi è mancato l’appoggio del padre che dice il contrario di quello che dico io e anche l’energia per la costanza che un rapporto così richiede. Mi hanno sempre vinto per sfinimento….
Ha ragione, ci sono variabili che complicano la situazione. Il supporto dell’altro genitore, sentirsi sostenuti quando si fanno degli interventi di disciplina, di autorevolezza, è importante non solo per esser credibili agli occhi del figli, ma anche, sopratutto, a noi stessi. È questo che poi ci dà la forza di mantenerci centrati e saldi come genitori, specie nelle fasi adolescenziali, che sono le più complesse. Il suo desiderio di cambiamento educativo è sano e vitale mamma, perché nonostante tutto sente dentro di sé che qualcosa non va come dovrebbe… non demorda, si faccia forza e se ha bisogno non esiti a chiedere qui sul sito o sulla pagina facebook, siamo a sua disposizione.
Grazie infinite