Eccoci arrivati al quinto articolo dedicato agli scivoloni educativi più diffusi! Oggi ti parlo di una leggerezza che commettiamo sempre più spesso nei riguardi dei figli piccoli e di quelli adolescenti, si tratta di porre richieste o usare modalità educative inadeguate rispetto l’età.
Quante volte hai chiesto senza successo al tuo “duenne” di metter a posto i giocattoli, non interromperti, non correre e non piangere?
Quante altre ti sei preso la briga di far qualcosa al posto di tuo figlio preadolescente per evitare sbagliasse, si dimenticasse o venisse meno ad una sua responsabilità?
Se capita ogni tanto di usare modalità educative inadatte rispetto la fase di sviluppo di tuo figlio, poco male.
Se al contrario ti succede spesso e con frequente senso di frustrazione che le tue aspettative siano disattese, potresti essere caduto trappola del quinto scivolone.
Perché le richieste e le modalità educative che usi con tuo figlio devono esser adeguate alla sua età.
Vi sono due motivazioni principali per cui ti è utile adeguare la comunicazione e le aspettative verso tuo figlio.
- La prima riguarda il suo sistema cerebrale: un cervello ancora profondamente immaturo, ad esempio, proprio come quello della prima infanzia, predilige forme di comunicazione in cui la regola viene trasmessa progressivamente e comunque attraverso il gioco, la complicità.
La situazione diventa più complessa dopo, quando tuo figlio ha effettivamente acquisito più strumenti eppure, proprio questa è la fase in cui tendiamo maggiormente a sostituirci ai ragazzi nella presa di piccole responsabilità. Talvolta, quindi, invertiamo la marcia senza adeguarci alle concrete possibilità di nostro figlio: da piccolo gli chiediamo ciò che non può fare e crescendo, abbassiamo il livello di richieste. - La seconda motivazione attiene la semplificazione del tuo ruolo di genitore: se impari a modulare i tuoi interventi sulla base (anche) delle possibilità che tuo figlio ha concretamente, costruisci un sistema educativo in armonia con il suo naturale sviluppo e riduci lo sforzo quotidiano che, ogni giorno ti assumi come genitore!