“Ormai sei grande”, una delle frasi che, dalla prima infanzia all’adolescenza, un genitore ripete di più. Essa esprime l’impazienza di quando tuo figlio è troppo insistente con una richiesta o quando ha un comportamento che ritieni inadeguato alla sua età.
Ripetiamo questa espressione quasi in modo automatico, sovrappensiero : ma che cosa vuol dire davvero?
Qual è la comunicazione che manda “Ormai sei grande”?
Sommario
Il messaggio educativo che “ormai sei grande” manda al tuo bambino
Tuo figlio frequenta la scuola primaria e pretende di dormire con la luce accesa? Si mostra timido e impacciato davanti agli estranei, pur avendo un temperamento estroverso? Beh, ma… ormai è grande per certe scene, gliel’hai detto?
Cosa hai ottenuto?
Niente, perché questa frase è utile a noi adulti per sfogare stizza o fastidio, ma non supporta il cambiamento del bambino in alcun modo.
Mentre parli a tuo figlio così, infatti, il piccolo pensa: “hmmm… Ormai sono grande… Ma poi grande rispetto a chi? Cosa mi manca? Mamma, papà… Io vorrei esser grande, ma come faccio?”
Questa frase confonde, scoraggia senza favorire la centratura e la sicurezza di sé che fanno da prerequisito necessario ad ogni passo di crescita.
Per aiutare tuo figlio a sostenere un cambiamento, invece, devi suscitare un’emozione positiva, che gli faccia pregustare il benessere che acquisirà dopo quel passaggio. Soffermarsi su ciò che gli manca, ciò in cui è carente o lacunoso, altro non fa che rinforzare il comportamento che ti piacerebbe abbandonasse.
Qual è la soluzione allora?
Se dire a tuo figlio “ormai sei grande” allenta la tua tensione, ma non aiuta tuo figlio, prova a compiere un piccolo sforzo e a sostituire questa frase con un’altra.
Da oggi, quindi, anziché dire “ormai sei grande”, scegli di dire “ormai sei pronto”.
Se il tuo bambino ricerca ancora la tua presenza alla lezione di karate o teme di entrare dal dottore, suggerire che è pronto per farlo, lo orienta in modo propositivo per due motivi:
- pone l’accento sulle competenze che ha già interiorizzato e che gli permettono di sostenere il cambiamento;
- gli fa percepire la tua vicinanza emotiva, la stima che nutri, che gli consente di affrontare il suo processo di crescita in modo attivo ed entusiasta.
La possibilità di scegliere consapevolmente di quali parole servirci con i figli, ci aiuta a conseguire gli obiettivi educativi che abbiamo pensato di raggiungere con loro, emancipandoci da tutti gli automatismi, le frasi fatte, gli stereotipi, che caratterizzano la genitorialità e la famiglia.