Hai mai notato che alcuni genitori sembrano avere paura delle reazioni dei figli?
Può sembrare strano, ma spesso mamma e papà temono che di fronte ad alcune prese di posizione, le reazioni dei figli possano essere eccessive. Il genitore teme che il figlio non sia in grado di sostenere un certo intervento educativo, pensa possa reagire male, soffrire, ribellarsi.
Sommario
Quando i genitori temono le reazioni dei figli
I genitori possono temere le reazioni dei figli a partire dall’infanzia. In particolare, si tratta di tutte quelle volte in cui i genitori creano senza volere un’abitudine della quale il bambino non riesce più a fare a meno.
Hai mai sentito di quei bimbi che ogni giorno a ritorno da scuola devono potersi fermare in cartoleria o in edicola a comprare un gioco? Le situazioni in cui, se il genitore é costretto a negare per un giorno questa abitudine, si scatena l’inferno. Scenate in pubblico, pianti, urla. Tutto quello che una mamma ed un papà temono dopo una giornata di lavoro lontano dai figli.
E quando i genitori sono trappola del gelato, la cioccolata o il budino quotidiani? Un’altra dinamica in cui la pretesa del bambino ha la meglio sui propositi adulti di limitare dolciumi e leccornie.
I genitori si sentono avviliti, ma soprattutto senza scampo. In alcuni casi, infatti, essi temono che le reazioni dei figli riguardino aspetti molto importanti del loro benessere e della loro salute: se mangia solo con la tv accesa, meglio che niente, no? La cosa più importante è che il bambino si alimenti! Questo delicatissimo equilibrio diventa ancora più precario in adolescenza, quando le reazioni dei figli possono assumere sfumature più complesse ancora.
Gli effetti educativi
I genitori che temono le reazioni dei figli fanno il possibile per evitare che si scatenino emozioni e soprattutto comportamenti dei figli che non sanno controllare.
Le scenate in pubblico, le parole di rabbia, ma anche il rifiuto di mangiare, vestirsi, andare a scuola, dormire. Per questo, adottano uno stile educativo arrendevole, che dà loro ben poca soddisfazione. Questi genitori, infatti, desidererebbero abbandonare il comportamento accomodante che hanno, ma non sanno come aiutare il figlio.
Loro malgrado, però, succede esattamente quanto loro vorrebbero scongiurare: le dinamiche peggiorano, la pretesa si alza e laddove le giornate non si svolgano esattamente come il figlio si è prefigurato, si esasperano le situazioni e le forze di tutti, piccoli e grandi.
Non solo: bambini e adolescenti sono dinamici e veloci. Questo significa che tendono inevitabilmente ad estendere il loro comportamento di pretesa anche su altre questioni, con l’effetto che il genitore si ritrova ad adeguarsi sempre più spesso. Incapace di porre un limite ad una questione oramai senza controllo, perde la speranza.
Eppure, la chiave che ha chiuso la porta, è la stessa in grado di aprirla: la soluzione sono mamma e papà, dopo che hanno acquisito gli strumenti educativi utili a risolvere.
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