Per la scelta della scuola superiore, dobbiamo lasciare che i figli decidano per loro stessi per uno svariato numero di motivi, che tutelano ad alternanza il figliolo, il genitore e persino gli insegnanti.
In base alla mia esperienza lavorativa tra i banchi, credo che questa tematica si possa annoverare come una delle più sostanziali sia per la buona riuscita del progetto di crescita di un figlio , quanto per la serena sopravvivenza psicologica della famiglia. Non è poca cosa. Ma perché dovremmo affidare la scelta della scuola superiore a quella scalmanata, vivace creatura che abbiamo dato alla luce quattordici anni or sono?
Sommario
Delegare al figlio la scelta della scuola superiore diminuisce il rischio di bocciatura
E’ uno dei più grandi apprendimenti che ho ricevuto dalla quotidiana vicinanza con i vostri ragazzi: quando al quinto gesto di scortesia misto a presunzione, mi avvicino con onesta curiosità per sapere cosa frulli nella loro effervescente testolina, spesso rispondono esattamente questo: “Io non voglio stare qua, non l’ho scelta io questa scuola”.
Da qui, è un attimo che il piccolo teen si senta legittimato a non studiare e a non impegnarsi, perché le sue energie saranno orientate alla sopravvivenza alla scuola, più che all’investimento in essa.
A quel punto è un film già visto, purtroppo: mamma e papà, che perso completamente il controllo della situazione, partono con una sequela di minacce che Hulk a confronto è Candy Candy; il figlio adolescente, che mortificato per un’aspettativa che non riesce a soddisfare, l’indomani torna sul banco animato dai più nobili propositi.
Propositi che puntualmente non manterrà nel tempo, perché possiamo realizzare solo ciò che desideriamo davvero, specie in una fase della vita in cui “il muscolo della volontà” è in piena formazione.
Supervisionare la scelta del figlio anziché definirla, permette il risparmio di eventuali ripensamenti in corso d’opera e di tutti quei “per colpa tua ho fatto altro” che ricorrerebbero per i prossimi anni di vita. “Meglio prevenire che curare”, diceva uno spot.
Rilassati, forse la professione di tuo figlio non esiste ancora
In una società in continua evoluzione, chi si occupa di educazione come me o come te, non può ignorare che molte professioni stanno scomparendo ed altre nuove si stanno affacciando sulla scena: a breve, la scelta della scuola superiore non sarà più importante di altri percorsi formativi che una persona si troverà ad affrontare nel corso di tutto il resto della vita, secondo il principio del lifelong learning.
Ai percorsi curricolari standardizzati se ne sostituiranno altri che valorizzeranno la flessibilità, la capacità di reinventarsi e persino quella di inventare un lavoro.
Negli anni Duemila, quindi, sostenere la creatività di tuo figlio, non è più solo una valida azione educativa, ma una scelta necessaria, in linea con il momento storico che viviamo.